“Questa cassa non è un albergo”: Taffo Funeral Service debutta in Tv con un branded content curato dall’agenzia Camelot - MEDIAKEY
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“Questa cassa non è un albergo”: Taffo Funeral Service debutta in Tv con un branded content curato dall’agenzia Camelot

“Questa cassa non è un albergo” (3 episodi x 30’) è realizzato da Pesci Combattenti per Warner Bros.

Camelot, agenzia milanese specializzata nel branded entertainment, ha curato la consulenza per il nuovo branded content di Taffo, l’azienda di funeral service più famosa d’Italia. La docu-serie intitolata “Questa cassa non è un albergo” racconta con ironia e autenticità il lavoro della famiglia Taffo e vedrà la luce, è proprio il caso di dirlo, il 2 novembre alle ore 21.20 su Real Time, mentre è già disponibile in anteprima per gli abbonati di discovery+. “Siamo orgogliosi di essere di nuovo a fianco di Taffo nel branded content e di aver collaborato con Pesci Combattenti a un progetto così ambizioso e complesso, interamente costruito attorno al cliente e che rappresenta un unicum nel panorama del branded entertainment” dichiara Paola Mazzaglia, CEO dell’agenzia.

“Questa cassa non è un albergo” (3 episodi x 30’) è realizzato da Pesci Combattenti per Warner Bros.

Discovery. Project Management e Consulenza strategica per il cliente: Alessandra Cianciaruso e Francesco Brambilla per Camelot.

Tra chiamate nel cuore della notte, decisioni difficili da prendere e accese discussioni tra i dipendenti, “Questa cassa non è un albergo” racconta le vicende professionali di Luciano Taffo, il titolare della Taffo Funeral Services, imprenditore nel settore funebre che da oltre 45 anni cerca di donare serenità alle famiglie in lutto a costo di essere severo e integerrimo con i suoi dipendenti quando qualcosa va storto perché come dice “l’imperatore” – così viene chiamato in famiglia – quello del funerale è un “servizio che non ha repliche”. Nelle tre puntate conosceremo tutta la famiglia che contribuisce a portare avanti l’impresa (la moglie Luana, i figli Alessandro e Daniele e il responsabile operativo Sandro) e vedremo come tra i sogni ancora da realizzare di Luciano c’è quello di donare alla città di Roma la sua prima casa funeraria. Riuscirà nell’impresa?