“She, green”: quanto dobbiamo alle donne che hanno fatto la storia dell’ambientalismo? - MEDIA KEY
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“She, green”: quanto dobbiamo alle donne che hanno fatto la storia dell’ambientalismo?

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Sebbene la causa ambientalista sia ormai entrata da anni nel dibattito quotidiano, sociale ancor prima che politico, ancora si parla molto poco delle figure femminili che, attraverso le loro lotte, la tenacia e il coraggio, hanno avuto un ruolo di primo piano nella difesa del nostro Pianeta. Ed è proprio per rendere omaggio a queste donne che arriva She, green, serie audio di Chora Media e Il Bo Live, magazine digitale dell’Università di Padova, che racconta, le storie e le azioni di importanti figure femminili del passato e del presente impegnate nella salvaguardia dell’ambiente e nella difesa delle comunità più deboli e inascoltate.

Nel corso di sei episodi Elisabetta Tola, giornalista scientifica, conduttrice e caporedattrice a Il Bo Live, esplora il lavoro cruciale che hanno svolto nel passato e svolgono ancora nel presente sei donne italiane che hanno scelto di mettersi in gioco in difesa della Terra, ispirando le nuove generazioni.

Tra le protagoniste Tina Merlin, partigiana prima e giornalista poi, denominata la Cassandra del Vajont, che per anni ha denunciato una tragedia annunciata, e Laura Conti, partigiana e medica, tra le prime a comprendere l’importanza di unire la difesa dell’ambiente con la tutela della salute contribuendo significativamente alla divulgazione della vicenda di Seveso. Si passa poi a Elena Croce, scrittrice e traduttrice, che si è battuta contro la speculazione edilizia della costa napoletana, e infine Carla Ravaioli, giornalista e saggista, che oltre a impegnarsi a fondo nella causa femminista, ha denunciato con forza i rischi del modello economico attuale, basato su iperproduttività e consumismo.

Attive in questo momento storico sono poi Annalisa Corrado, ingegnera ed ecologista, coordinatrice del progetto #greenheroes, e Sara Segantin, co-fondatrice di Fridays for future Italia, scrittrice, comunicatrice e fondatrice del progetto Diritto a resistere.

She, green, serie podcast di Chora Media in collaborazione con Università di Padova, è disponibile dal 20 febbraio su tutte le piattaforme audio free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast).

Sinossi generale
Anche in Italia, come in altre parti del mondo, le donne sono state vere pioniere nella difesa dell’ambiente. E lo hanno fatto pensando all’ambiente come bene collettivo, come il tessuto su cui si costruisce una società equa. She, green racconta le storie e le azioni di donne del passato e del presente impegnate a difendere il diritto delle comunità a vivere in un luogo sano e in salute. Un racconto che restituisce voce alle lotte tenaci e coraggiose, talvolta anche solitarie e osteggiate, di donne dallo sguardo lungo che non accettano di sacrificare il bene comune alle ragioni di uno sviluppo diseguale e ingiusto.

Episodio I – Tina Merlin. Dalla parte della montagna
Tina Merlin, la giornalista nota per aver denunciato i rischi, prima, e il disastro, dopo, associato alla diga del Vajont, è stata anche molto altro. Partigiana, politica, giornalista. Impegnata nel corso di tutta la sua vita a difendere con voce molto netta le comunità di montagna come gli operai e i contadini di pianura. Una donna che ha sempre tirato dritto. E per questo non ha avuto vita facile. Ma non ha mai rinunciato a scrivere in difesa del suo territorio e degli abitanti più fragili e meno potenti.

Credits
She, green è una serie podcast di Chora Media e de Il Bo Live dell’Università di Padova.
Scritta e raccontata da Elisabetta Tola.
La cura editoriale è di Sara Poma.
La supervisione del suono e della musica di Luca Micheli.
La post produzione e il montaggio sono di Aurora Ricci e Filippo Mainardi.
La producer è Monia Donati.
I fonici di presa diretta sono Emanuele Bunetto e Antonio Casparriello.
I fonici di studio sono Aurora Ricci e Luca Possi

She, green è stato realizzato anche grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del progetto “Da studio a sapere: Padova volano di cittadinanza scientifica” (anche in forma solo scritta).