Al.ta Cucina lancia le “Foodie Social Challenge”: 400mila utenti si sfidano in contest di ricette sul web - MEDIA KEY
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Al.ta Cucina lancia le “Foodie Social Challenge”: 400mila utenti si sfidano in contest di ricette sul web

La startup, che è anche il primo social network interamente dedicato al food, lancia la sua piattaforma di sfide culinarie: sull’app oltre 2mila UGC ogni mese. Già partite le prime sfide a tema pizza, carbonara e maionese insieme a Galbani, Le Naturelle e Calvé.

È una community di oltre 5.5 milioni di foodies, il primo social network interamente dedicato al food e, adesso, anche una piattaforma online di sfide culinarie: Al.ta Cucina, la startup foodtech fondata da Alessandro Tartaglia e Simone Mascagni nel 2018, lancia le sue “Foodie Social Challenge”, dei contest di ricette online che coinvolgono 400mila utenti in appassionate sfide in cucina “a distanza” dove la creatività la fa da padrona.  Con oltre 2.000 ricette uniche pubblicate spontaneamente ogni mese sulla piattaforma, Al.ta Cucina è già diventata, di fatto, il più grande ricettario collaborativo sul web: proprio come fosse un “Instagram delle ricette”, infatti, gli utenti caricano sulla piattaforma le foto dei loro piatti, aggiungono i dettagli delle preparazioni, scambiano idee con la community, salvano le ricette degli altri utenti. E, con i contest, si sfidano (e premiano) tra di loro.

Un format che piace agli utenti e ai brand: partiti a gennaio scorso, infatti, i contest di ricette di Al.ta Cucina hanno già raccolto oltre 3.000 mila contenuti a tema food in modo completamente spontaneo, che portano a 29mila il totale dei contenuti UGC presenti sulla piattaforma. Contenuti e meccaniche di interazione con gli utenti che hanno già convinto brand come Calvé, online proprio in questi giorni con una sfida creativa che ha protagonista la maionese; Le Naturelle, che partirà a breve con un contest in cui sfiderà la community Al.ta Cucina a cucinare la carbonara – e la carbocrema – migliore e più creativa; Galbani Santa Lucia, che con la sua mozzarella è stata promotrice della più grande sfida tra “pizzaioli per passione” mai vista sul web, alla ricerca della pizza perfetta.

““Al.ta Cucina è ad oggi un vero e proprio social network culinario, dove qualsiasi appassionato può condividere le proprie ricette, interagire con tanti altri foodies e scoprire qualcosa di nuovo in cucina ogni giorno. Con i contest di ricette rendiamo l’esperienza ancora più divertente. Il meccanismo è molto semplice: proponiamo una sfida culinaria, la community propone le proprie ricette e quindi premiamo dei vincitori in base a vari criteri come i voti ottenuti in piattaforma dalla community stessa, l’originalità o anche la qualità della foto. I premi variano a seconda della challenge: da forni per pizza a gift card, dai prodotti culinari fino a esperienza stellate con chef del calibro di Niko Romito – spiegano Alessandro Tartaglia e Simone Mascagni di Al.ta Cucina – I contest sono un formato di branded content unico che va oltre il semplice media brand: le sfide “all’ultimo piatto” permettono un placement del prodotto naturale e un’interazione con gli utenti davvero di qualità. Inoltre, i contenuti generati dalla community di oltre 3.000 creator, rimangono online anche dopo la sfida, e la premialità del contest permette di creare engagement anche a lungo termine”.

Le sfide non seguono regole fisse e hanno principalmente uno scopo: intrattenere, divertire, coinvolgere. Si spazia dai piatti della tradizione italiana con la challenge “ricette regionali” alle sfide stagionali come i piatti a tema San Valentino o Carnevale, fino alle challenge verticali su un unico ingrediente o, addirittura, ai piatti contro lo spreco alimentare: “quando le challenge sono realizzate con un brand, le affrontiamo come un progetto di comunicazione a 360°: identifichiamo il product placement e la strategia insieme al cliente, e poi ci occupiamo di tutto noi, dalla produzione della challenge all’amplificazione dei contenuti, fino alla gestione degli aspetti di community, del follow-up al contest e anche della parte di attivazione burocratica del concorso. In questo modo presidiamo tanto i KPI di awareness, grazie all’amplificazione sulle nostre property digitali, quanto quelli di engagement sulla piattaforma su audience estremamente segmentate”, concludono Alessandro Tartaglia e Simone Mascagni.