Lhub scelta per la creazione della brand identity della nuova strategia di innovazione di Toshiba Tec Italia Imaging Systems - MEDIA KEY
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Lhub scelta per la creazione della brand identity della nuova strategia di innovazione di Toshiba Tec Italia Imaging Systems

La digital mad-tech company data-driven Lhub (https://lhubagency.com/) è stata scelta per la progettazione della nuova brand identity del nuovo progetto d’innovazione di Toshiba Tec Italia Imaging Systems (https://www.toshibatec.it/) realtà che offre soluzioni di stampa per il B2B. Lhub è stata chiamata a progettare a 360° l’identità della nuova strategia, partendo dal naming, passando al logo fino al payoff “Your way to change”. La nuova veste, svelata martedì 23 maggio a Milano nel corso della convention “Toshiba 2.0” organizzata da Toshiba Tec Italia Imaging Systems, è oggi l’immagine ufficiale di Bralys. “Immaginare quello che sarà il volto e l’essenza di una nascente realtà è sempre una grande responsabilità perché il suo destino sarà sempre legato alla sua genesi visiva. Devo ammettere che questa è una tra le attività che il nostro team ama di più svolgere perché porta con sé ogni aspetto creativo e immaginativo che la comunicazione permette di esplorare” – racconta con entusiasmo Yari Muzzolon Co-founder & Chief Designer Officer di Lhub.

“Bralys è la somma dei servizi e prodotti innovativi che abbiamo ideato per cavalcare la trasformazione digitale. LHUB è per noi un Partner fondamentale nella strategia di comunicazione e diffusione della nuova offerta” aggiunge Massimiliano Barberis – Marketing Manager – Toshiba Tec Italia Imaging Systems.

Dietro al naming e alle scelte grafiche operate da Lhub, la volontà di raccontare un progetto nascente, pronto a portare idee innovative e disruptive nel contesto di servizi e soluzioni ICT. “Abbiamo optato per forme decise e colori neutri, per raccontare l’innovazione di Bralys. Lavorare con realtà dal respiro così internazionale è sempre molto stimolante perché ci permette di lavorare a codici visivi universali, in dialogo con contesti culturali e di mercato differenti.” – conclude Yari Muzzolon.