Enercom rinnova il sostegno al Festival della Fotografia Etica di Lodi - Media Key
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Enercom rinnova il sostegno al Festival della Fotografia Etica di Lodi

Un invito a riflettere sull’impronta energetica e ambientale di ogni nostro gesto quotidiano, con la mostra “Il lato oscuro del Fast Fashion” di Magnus Wennman

Anche quest’anno Enercom conferma il suo sostegno al Festival della Fotografia Etica di Lodi, l’appuntamento internazionale che dal 2009 ogni autunno porta a Lodi, per un mese, i grandi temi della contemporaneità attraverso lo sguardo dei fotoreporter di tutto il mondo.

La sedicesima edizione del Festival ha numeri imponenti: oltre 20 mostre, quasi 150 fotografi da 40 Paesi e 5 continenti e quasi un migliaio di immagini esposte. In questo contesto, Enercom – società del Gruppo Enercom attiva nella vendita di energia elettrica, gas e soluzioni per l’efficienza energetica, presente anche a Lodi con un punto vendita nel centro storico – ha scelto di rinnovare il sostegno alla manifestazione e di supportare una mostra specifica: The Dark Side of Fast Fashion, realizzata dal fotoreporter svedese Magnus Wennman e ospitata nel chiostro del convento di S. Cristoforo, uno dei luoghi simbolo della città di Lodi. Le immagini di Wennman raccontano il lato meno visibile della cosiddetta “moda veloce”, offrendo uno spunto di riflessione sulle conseguenze dei nostri consumi e sull’urgenza di stili di vita più consapevoli. Un messaggio strettamente legato all’impegno di Gruppo Enercom di promuovere un uso più responsabile dell’energia e delle risorse, a partire dai nostri comportamenti quotidiani.

Sostenere il Festival della Fotografia Etica di Lodi significa per noi sostenere la cultura, ma anche contribuire a un dibattito necessario sul futuro del pianeta, nella consapevolezza che la fotografia ha il potere di aprire spazi di dialogo e generare cambiamento – commenta Cristina Crotti, presidente del Gruppo Enercom –. La mostra dedicata al fast fashion ci ricorda che ogni capo d’abbigliamento porta con sé un’impronta nascosta, fatta di materie prime ed energia, e che l’impatto dello spreco non riguarda solo il bene materiale, ma anche le risorse che lo hanno generato”.

Le mostre del Festival della Fotografia Etica sono visitabili fino al 26 ottobre, ogni fine settimana. Come sottolinea Alberto Prina, direttore del Festival, “attraverso le immagini si raccontano questioni sociali spesso dimenticate, che qui trovano spazio e voce. Il linguaggio visivo ha la capacità di scuotere le coscienze e generare dialogo, creando ponti tra culture diverse. Così il pubblico non è solo spettatore, ma parte attiva di una riflessione più ampia che riguarda diritti, dignità, ambiente e memoria. È in questo intreccio tra arte e impegno civile che il Festival trova la sua vera forza e il suo senso più profondo”.